ANALISI E VERIFICHE SISMICHE

DIAGNOSI PER LA SICUREZZA SISMICA

Per poter attribuire la classe di rischio sismico di una costruzione esistente le Linee Guida del SismaBonus prevedono l’elaborazione dei dati acquisiti con le indagini sismiche.

Tale elaborazione, da effettuarsi tramite le procedure dell’ingegneria sismica, rappresenta la seconda fase dell’iter che conduce alla definizione dello stato di salute attuale dell’edificio.

Le caratteristiche geometriche, materiche e meccaniche degli elementi strutturali vengono impiegate, tramite verifiche sismiche, per la modellazione numerica della struttura: si costruisce con specifico software (agli elementi finiti) un modello tridimensionale della costruzione che rappresenti il più fedelmente possibile le effettive distribuzioni di massa e di rigidezza, considerando, laddove appropriato, anche il contributo degli elementi non strutturali. Il modello della struttura è costituito da elementi resistenti piani a telaio e/o a parete connessi da diaframmi orizzontali.

Ai 4 Stati Limite previsti dalle Normative, ossia:

  • SLD (Stato Limite di Danno)
  • SLO (Stato Limite di Operatività)
  • SLV (Stato Limite per la salvaguardia della Vita)
  • SLC (Stato Limite di prevenzione del Collasso)

si attribuiscono valori della probabilità di superamento PVR pari rispettivamente a 81%, 63%, 10% e 5% (cfr. Tabella 3.2.I delle NTC08). Tali probabilità definiscono, per ciascuno Stato Limite, l’azione sismica di progetto corrispondente.

Definiti gli spettri di risposta elastici in accelerazione, ossia i moti sismici di un punto della superficie del suolo di domanda (PGA, Peak Ground Acceleration), per ogni Stato Limite si assegna al modello numerico l’azione sismica di progetto (in funzione della PGAD), che viene combinata con le altre azioni, permanenti e variabili, agenti sulle struttura.

Eseguite le analisi in campo lineare e/o non-lineare (push-over), per i 4 Stati Limite si determinano i valori delle accelerazioni al suolo di capacità (PGAC), che inducono il raggiungimento degli stati limite indicati dalle Norme (SLC, SLV, SLD e SLO).

Infine, per ogni Stato Limite si determinano gli indici di sicurezza: indicatori, compresi tra 0 e 1, che rappresentano quantitativamente – in estrema sintesi – il rischio di collasso (IS-C), il rischio per la salvaguardia della vita umana (IS-V) ed il rischio di inagibilità (IS-D) dell’edificio: valori prossimi o superiori all’unità definiscono un livello di rischio vicino a quello richiesto dalle NTC08; valori bassi, prossimi a zero, caratterizzeranno un elevato rischio strutturale in caso di evento sismico.